Quando un paziente mi contatta perché ha maturato la decisione di affidarsi ad un esperto affinchè lo aiuti a gestire meglio le sue emozioni, o migliorare una relazione che sta andando alla deriva, o ancora perché degli attacchi di panico stanno improvvisamente sconvolgendo e restringendo il normale svolgersi della quotidianità, l’approccio con il quale accompagno la persona attraverso un cammino di consapevolezza e guarigione, lo rappresento attraverso la metafora della cipolla.
Il sintomo o il disagio che la persona lamenta, simbolicamente sono gli stati esterni della cipolla.
Mano a mano che si instaura un rapporto di empatia e fiducia tra terapeuta e paziente, lo strato esterno della cipolla cade, rivelandone sotto altri , che si svelano e schiudono gradualmente quando cadono le maschere e le difese indossate per sopravvivere, andare avanti e non soccombere.
Il lavoro di consapevolezza prosegue quindi svelando che gli strati superficiali della cipolla rappresentavano solo il pretesto o la punta dell’iceberg , la materializzazione di una richiesta di aiuto proveniente dal nucleo della cipolla, dalla sua essenza più intima e nascosta che ha trovato finalmente un canale per farsi ascoltare!
Strato dopo strato, rispettando i tempi e la maturazione della persona, i sintomi acquistano una valenza ed una connotazione diversa, non sono più nemici da combattere e da sconfiggere ma alleati della nostra psiche che sta lanciando messaggi per soddisfare bisogni antichi, sanare ferite o permettersi di concepire sogni da realizzare, mete da raggiungere, territori nuovi da conquistare.