Oggi un numero sempre maggiore di persone si rivolge ad un medico o a uno specialista perché in preda ad un attacco di panico.
Innanzi tutto diamone una definizione:
La persona in preda al panico, si sente SCHIACCIATA E SOPRAFFATTA da una forte apprensione o profondo terrore.
LA DURATA DELL’EPISODIO varia da alcuni minuti fino ad un massimo di circa 20 minuti.
Gli attacchi di panico sono MAGGIORMENTE DIFFUSI TRA LE DONNE , la fascia d’età privilegiata oscilla tra i 18 e i 35 anni.
Spesso l’attacco di panico rappresenta solo la punta di un iceberg di un disagio più profondo e nascosto che il soggetto sta evitando e nascondendo anche a se stesso.
Emozioni forti che non trovano un canale di espressione, scelte di vita rinunciatarie, relazioni difficili e spinose nell’ambito familiare o lavorativo…queste tra le POSSIBILI CAUSE dell’improvviso attacco che cambia l’esistenza improvvisamente, costringendo l’individuo ad evitare luoghi affollati, la guida dell’automobile, o situazioni precedentemente familiari ed abitudinarie.
L’attacco di panico se affrontato nel modo corretto, rappresenta uno spartiacque importante nella vita di chi ne soffre perché implica una revisione delle proprie abitudini, comportamenti, reazioni emotive, un riassestamento dei modelli comportamentali PERCEPITI COME ANCORE DI SICUREZZA.
Dietro un attacco si può celare la paura del cambiamento , o la forza di affrontare scelte difficili e nuove che spaventano e pertanto si preferisce rimanere aggrappati a vecchie abitudini RASSICURANTI.
Il soggetto INGABBIATO nella spirale dell’attacco di panico, instaura nella sua vita un circolo vizioso temendo costantemente la sua comparsa e pertanto esce poco da casa, non affronta la realtà esterna, preferendo le rassicuranti mura domestiche, e vive sotto la spada di Damocle dell’improvvisa insorgenza dell’attacco che paralizza, toglie il respiro, rasenta l’infarto.
Ma paradossalmente è proprio grazie al disagio che attanaglia chi soffre di attacchi di panico, che si decide di esplorarne le cause , le motivazioni…e se si ha la pazienza e la costanza nel farsi accompagnare nel viaggio dentro la spirale del panico, si scoprono scenari inaspettati, emozioni che spingevano per essere riconosciute, accolte e legittimate…
Accade spesso che il rovescio della medaglia di un disagio, un problema, una crisi profonda che invade e sconvolge il quotidiano di una persona, rappresenti l’occasione per esplorare zone oscure della personalità, desideri covati e mai espressi, esigenze e bisogni ai quali non si aveva il coraggio di dare voce.
E di conseguenza l’attacco di panico SI TRASFORMA IN UN’OCCASIONE DI CRESCITA, abbandono di schemi e comportamenti stantii e disfunzionali, per accedere al nuovo, all’inesplorato, temuto in quanto sconosciuto.
La persona che ha conosciuto ed attraversato l’esperienza del panico, ne esce acquisendo forza, e presa di coscienza dei propri punti deboli e punti di forza e aspetto più importante tra tutti rinforza l’autostima e il rispetto della sua persona.