Nome:
Michela
Da quanti anni sei in pensione?
Da 5
Cosa ti manca maggiormente del tuo lavoro?
La quotidianità con i bambini e con le colleghe. Sono stata nella scuola ben 42 anni!
Puoi raccontare un episodio della tua carriera che ti è rimasto scolpito nel cuore?
Avevo una terza elementare…Un giorno nel condividere in classe un episodio della mia vita , un bambino spontaneamente mi ha detto : “Ecco perché mi capisci! ”. Ancora ricordo il nome…Davide!
3 aspetti faticosi del lavoro dell’insegnante:
- La diversità dei bambini e la necessità di doversi approcciare a loro nel modo giusto rispettando l’unicità di ciascuno.
- Io ho sempre amato lavorare su progetti in quanto è un’occasione per interessare praticamente l’alunno attraverso un approccio multidisciplinare. A volte ho incontrato difficoltà con alcune colleghe che intendevano il progetto come un’attività marginale e non parte integrante della didattica! Pensa che una volta in quinta grazie a un lavoro di sperimentazione, anziché utilizzare i libri di testo, con l’importo risparmiato per acquistarli, abbiamo comprato altri libri che sono diventati una sorta di biblioteca di classe alla quale attingere per fare ricerca. Quando suonava la campanella i bambini avrebbero desiderato continuare a lavorare!
- La fatica di dovermi allineare a metodi e strategie standardizzate che non condividevo in quanto penso che sia fondamentale cercare sempre la strada insieme agli alunni invece di imporla dall’alto come insegnante.
3 consigli aurei da porgere ad una maestra neo assunta alla scuola primaria :
- Ascoltare i bisogni dei bambini
- Preparare sempre una traccia di lavoro per la giornata, ma che rimanga flessibile!
- Valorizzare i bambini con maggiori difficoltà, creando l’occasione per far emergere le loro risorse e potenzialità.
So che sei sposata con lo stesso uomo da 35 anni. Condividi Il segreto di questa unione così lunga?
Credere nella famiglia nonostante le diversità con il partner. E poi Il dialogo e la fiducia reciproca.
Ora che sei in pensione come occupi il tuo tempo? Sperimenti la noia qualche volta?
I primi anni mi recavo sempre a scuola…sotto forma di volontariato. L’ho fatto per 4 anni. A casa ho dato ripetizioni gratuite a chi ne aveva bisogno. Inoltre nel tempo libero creo oggetti con stoffa, perline, materiali vari. Da quando sono nonna , non mi rimane tempo per annoiarmi!
Hai un libro sul comodino?
Ho appena terminato “Fai bei sogni” di Gramellini.
Hai mai mentito per proteggere qualcuno?
Si, si, molte volte!
Se potessi invitare a cena un personaggio del passato..
Senza dubbio Ghandi!
E cosa gli chiederesti?
Come faceva ad essere così tranquillo…dove attingeva la sua forza e soprattutto la sua pazienza.
Quale qualità apprezzi di più in te stessa?
La capacità di mediazione!
Quale difetto elimineresti?
A volte sono frettolosa e superficiale.
Il tuo primo ricordo…
Quando da piccola mamma mi portava a fare delle cure e mia sorella invece si recava a giocare dalle amiche. Io la ritenevo più fortunata di me! Pensa che recentemente ci siamo confrontate su questa mia percezione e mia sorella mi ha rivelato che invece era lei ad invidiare me perché andavo con la mamma e lei si sentiva abbandonata!
Grazie mamma per…
Avermi tanto amata e per aver sempre tenuto insieme la famiglia.
La ringrazio anche per la sua allegria!
Grazie papà per…
Mi sono sempre sentita la preferita di papà. Grazie per i sacrifici fatti per la famiglia.
L’ ultimo pensiero prima di addormentarti
Ringrazio per tutto quello che ho dalla vita e chiedo la salute per i miei figli e nipoti.
La domanda che avresti voluto sentirti fare…
Nessuna, vanno bene quelle che mi hai fatto!
Grazie e buona vita!