Quale aspetto della disciplina Yoga ti affascina maggiormente?
Attualmente è l’aspetto della meditazione…Insegnare come portarla nel quotidiano invece di lasciarla nella sala dello yoga…Quando ho iniziato ero più interessato agli Asana (posizioni yoga) e al Pranayama (arte del respirare).
Qual è la fatica o difficoltà maggiore che sperimenti nell’insegnamento?
Forse portare la gente ad avere il mio stesso entusiasmo verso la disciplina, far comprendere quanto è importante per la salute psico-fisica. C’ è chi viene solo per la parte fisica, chi soltanto per quella mentale mentre sono entrambe necessarie e interconnesse.
Vuoi condividere una delle tue maggiori soddisfazioni o risultati con un sadhaka ( studente di Yoga) nel tuo percorso come maestro?
Ne ho avute tante.. Ad esempio i riconoscimenti degli allievi della scuola quadriennale di Formazione insegnanti Yoga e degli altri allievi che a distanza di anni riconoscono la serietà e il valore della formazione ricevuta…Ricordo una volta quando praticavo danza classica. Un giorno durante una lezione una delle ballerine più brave lamentava dolore ai piedi ed io mi offrii di farle un massaggio indiano. Ne fu contenta per il sollievo immediato percepito! A distanza di 10 anni un mio allievo mi mandò i saluti di quella ballerina che dopo quel massaggio non aveva più avvertito nel tempo il dolore ai piedi.
Immagino che essere un Insegnante Yoga implichi un lavoro costante e continuo su sé stessi. Qual è l’aspetto o il lato della tua personalità con il quale hai fatto maggiore fatica?
Il lato che devo tenere a bada è la mia propensione ad aiutare e dispensare consigli anche quando non sono richiesti. Nel tempo ho imparato a ridurre questo impulso e attendo che ci sia la richiesta da parte dell’altro. Questo aspetto riguarda anche la sfera della mia vita privata.
Fuori dall’insegnamento pratichi da solo, anche a casa?
Si, certo. Tutti i giorni pratico un asana (posizione) , un pranayama , (respirazione) e la meditazione. Anche il modo in cui mangio è in linea con la disciplina Yoga e coinvolgo perfino la mia famiglia.
In base alle tue conoscenze ed esperienza, quale reputi il veleno più pericoloso per la mente?
In realtà ce ne sono tantissimi…primi tra tutti l’ignoranza e il giudizio dato dall’ego sugli altri.
Su quale componente umano suggeriresti di far leva per vivere con equilibrio e serenità?
Direi la compassione, cioè la capacità di entrare in sintonia con il vissuto dell’altro!
Hai un libro sul comodino?
Si, al momento ho un libro di Osho, “Ricominciare da sé”.
Se potessi invitare a cena un personaggio del passato, chi inviteresti?
Freddie Mercury, senza dubbio!
Cosa gli chiederesti?
Prima di tutto gli chiederei di intonare Bohemian Rapsody …Poi vorrei sapere della sua infanzia, quando ha scoperto di avere “la voce” e come ha approcciato la musica.
So che hai 2 figli avuti in età differenti, a distanza di 20 anni .Cosa è cambiato nella tua paternità?
Con il secondo figlio sono più protettivo, la prima figlia ha un carattere più forte e deciso, mentre il secondogenito lo sento più fragile.
Il primo ricordo della tua infanzia…
Ero nel lettino …avrò avuto un paio d’anni e si avvicinavano mia madre e mia zia con un cucchiaino per darmi da bere.
Hai mai mentito per proteggere qualcuno?
Si, anche se cerco in assoluto di non mentire…
Grazie mamma per….
Per tutto!
Grazie papà per….
Lo ringrazio per avermi dato la vita anche se l’ho perso quando ero piccolissimo.
L’ultimo pensiero prima di addormentarti…
Da quando è morta mia madre, otto anni fa, il mio ultimo pensiero va molto spesso a lei e ai miei figli.
La domanda che avresti voluto sentirti fare…
Nessuna quello che hai chiesto è soddisfacente!
Grazie e Shanti!
1 Comment
Bravo Piero
Quanti anni sono passati!!!
Se non sbaglio…
riconosco nella foto Tonino Andrea Antonella io e te a Marina di San Nicola
Ti voglio bene
Un abbraccio